martedì 16 ottobre 2012

Compiti a casa - momenti di condivisione

Siamo ad ottobre, il lavoro è ricominciato a pieno ritmo, i cioccopupetti hanno cominciato e ricominciato il loro percorso scolastico alla scuola primaria e possiamo tirare le somme del primo periodo di lezioni.
Gianduiotta è serena, contenta di aver ricominciato, ha rivisto i compagni, le maestre, ha saputo che quest'anno l'insegnante di matematica le insegnerà anche inglese e di questo siamo entrambe felici, perchè è una maestra che sa rapportarsi ai bambini ed ha le competenze e la voglia di insegnare inglese.
OvettoK è entusiasta della scuola, cincischia un pò durante le lezioni, bisogna ricordargli di andare avanti e chiacchiera con i compagni di banco, quindi ha portato a casa qualche lavoro da finire, ma non gli pesa più di tanto doverli fare, si vede che ormai è abituato a svolgere lavori anche qui. Spero che impari a concentrarsi, anche se in classe sono 23 e sono piccoli.
Questi giorni sono dedicati all'organizzazione familiare, c'è la scuola, sono iniziati gli allenamenti di calcio per OvettoK, dobbiamo vedere quando mettere il nuoto e spero ci faranno sapere presto quando c'è catechismo, siamo in fase di rodaggio un pò tutti.
Una cosa ci è chiara, appena possibile dobbiamo preparare un bel calendarione per segnare gli impegni di tutti!!!
Abbiamo cominciato anche a svolere i compiti assegnati a casa, ora mi tirerò dietro le ire di molti, ma io sono dell'idea che i compiti a casa siano importanti.
In questo momento affronto il discorso pensando alla classe prima e alla seconda di scuola primaria, le classe frequentate dai cioccopupetti, dove i compiti sono necessari per sostenere il consolidamento dei meccanismi di lettura, di scrittura, di calcolo, assimilati anche grazie alla ripetitività, infatti servono da rinforzo alle attività svolte in classe.
Credo anche che si debba insegnare ai bambini a superare gli ostacoli con una giusta e sana fatica.
Inoltre a casa c'è la possibilità del rapporto uno a uno che non c'è a scuola, ci si può sedere accanto ai bimbi ed essere d'aiuto al ripasso, all'approfondimento o se necessario al recupero. 
Noi qui si lavora sempre, siamo proprio noi ha ricercare momenti da passare insieme, creando pasticciando, cucinando e perchè no, facendo insieme i compiti di scuola o quelli di homeschooling, ognuno sul suo tavolo con il proprio materiale, quaderni, libri, mentre io correggo o preparo le attività per le mie classi, loro contano, leggono, scrivono e imparano l'uno dall'altro, si scambiano consigli e mi chiedono in caso di bisogno e orgogliosi mi portano a vedere i risultati.
Per me sono quindi occasione per stare insieme, per conoscere meglio i miei pupetti, per aggiornarmi sulla loro crescita, sui loro progressi e rendermi conto dell'andamento scolastico complessivo.
Per fare in modo che i cioccopupetti capiscano l'importanza della scuola ed anche quella dei compiti, punto sulla motivazione alla conoscenza, sulla scoperta di cose nuove, sull'imparare per il gusto di sapere e saper fare.
Noi frequentiamo una scuola con 30 ore settimanali  di lezione (tutti i giorni ed il venerdì solo mattino), quindi per ora, i compiti sono assegnati il venerdì per il lunedì, tranne inglese che è assegnato il lunedì per il lunedì successivo, noi cerchiamo di svolgerli il venerdì pomeriggio.
Il mio atteggiamento come mamma è improntato al sostegno, mi metto a lavorare nella stessa stanza, se mi chiedono mi siedo accanto a loro e, con pazienza, gli comunico la mia fiducia nelle loro capacità.
Capita che entrambi facciano degli sbagli e si avviliscano davanti alla difficoltà, allora spiego loro che stanno imparando, che si possono commettere degli errori, che è anche superando le difficoltà che si impara. Evito di fornirgli soluzioni già confezionate, ma cerco di stimolarli, guidandoli a trovarle in modo autonomo. Il mio compito è proprio quello di aiutarli a divenire autonomi.
Certo non devono essere quantitativamente eccessivi, non si deve passare il fine settimana sui quaderni, l'ideale è pochi ma buoni e magari anche mirati, cioè che permettano al bambino di lavorare sui suoi punti deboli. 
Devono esserci momenti da poter dedicare ad attività ricreative, artistiche, sportive (ma anche di semplice ozio) che contribuiscono alla crescita e alla formazione.
E poi viene il momento di far vedere attività settimanali e compiti svolti a casa a CioccoPapà per farli firmare (a fine settimana arrivano i quaderni e alla fine c'è da apporre la firma), momento di racconti, di orgoglio per ciò che è stato imparato.


4 commenti:

  1. Anchh'io sono sempre stata del'idea che fare i compiti con i figli sia importante, ma dici bene, non devono essere troppi altrimenti diventano l'unico momento da condividere.

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  2. Ricordo ancora i compiti..ma quanti...tutte le insegnanti che ho avuto erano davvero esagerate e la sera alle 21 crollavo!

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  3. carissima! il nostro inizio scuola è stato un po' impegnativo:gli orari, i compagni nuovi, i lavori in classe. tieni conto che la mia nanetta arrivava da una situazione in cui le maestre erano meno che assenti, quindi non era abituata a concentrarsi a scuola. nonostante tutto lei sa già leggere e scrivere speditamente, divora letteralmente i libri. quindi immagino che le cose che sta facendo ora magari l'annoino un pochino. poi a casa il rapporto è 1:1 e la motivazione gliela trovo, anche con il gioco e le filastrocche, ma a scuola sono 23... quindi i bambini un po' si perdono! nonostante tutto dopo un mese va sensibilmente meglio!

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