martedì 7 febbraio 2012

I compiti di Gianduiotta

Gianduiotta frequenta la classe prima della scuola primaria, per 30 ore settimanale, praticamente entra alle 8,30 ed esce alle 16,30 tutti i giorni tranne il venerdì che esce alle 12,30.
Da subito le insegnanti le hanno assegnato compiti il venerdì per il lunedì e, se non finisce qualche lavoro a scuola, deve completarlo a casa il giorno stesso. Le prime settimane arrivava spesso con lavori da completare, soprattutto da finire di colorare, perchè è piuttosto precisa e dedica fin troppo tempo alla cura dei dettagli (insomma se c'era un disegno di tre tortine da contare, lei colorava la base di un colore, la parte superiore di un altro e tutti gli spumini di colori ancora diversi fra loro... esagerata!!!!), le ho spiegato che in ed. all'immagine va bene essere precisi e curare i particolari, ma che nelle schede delle altre materie bisogna essere più veloci... c'è riuscita, è diventata più rapida e adesso in settimana non ha quasi mai compiti.
Gli esercizi che deve svolgere il fine settimana sono tarati in quantità e difficoltà e ci dedichiamo a svolgerli il venerdì dopo pranzo (quando OvettoK è ancora a scuola).
Ho preferito non intervenire troppo, nei primi mesi di scuola, lasciando il giusto spazio agli insegnamenti delle maestre, in modo da non confonderla con le metodologie, anzi, le ho sempre fatto fare i vari ragionamenti ad alta voce in modo da capire la tecnica utilizzata ed aiutarla utilizzando anche io quella.
Alla riunione del primo bimestre, l'insegnante di italiano ha richiesto supporto da casa da parte dei genitori di tutti i bambini.
Nelle vacanze di Natale abbiamo avuto più tempo da passare insieme e ho cercato di fare piccoli esercizi (magari camuffati da giochini) ogni giorno, anche per capire a che punto è il suo apprendimento... mi sono accorta che aveva ragione CioccoPapà (ssshhhh ... è brutto ammetterlo). Gianduiotta non è al livello in cui dovrebbe essere, non impugna ancora bene la matita, ho scoperto che solo io a casa insisto perchè lo faccia, ma a scuola la maestra non le dice nulla, non scrive le lettere nel verso giusto, legge in modo poco fluido. Sono corsa ai ripari, facendo mea culpa e rimboccandomi le maniche, infatti sono rimasta un pò lontana dal blog e dalla lettura di quelli che abitualmente seguo (recupererò).
Dato che lei esce alle 16,30 non posso caricarla a casa, ha diritto anche a riposarsi e giocare, quindi mi sono fatta un programma, 40 minuti di lavoro al giorno 20 prima di cena e 20 alle 20,30, prima di andare a letto. I 20 prima di cena sono dedicati alla scrittura e quelli pre-nanna alla lettura. Il venerdì eseguiamo i compiti che le danno a scuola ed andiamo a nuoto quindi saltiamo i lavori del "quadernino di casa", sabato e domenica dipende da cosa facciamo, ma di norma ci esercitiamo.
Inoltre, sono sempre stata dell’idea che se si fanno attività divertenti s'impara di più e meglio, quindi tutto ciò che propongo ha a che fare con ciò che abbiamo intorno, stagioni, feste, luoghi che visitiamo, fatti importanti che accadono nella nostra famiglia, o a scuola, o con gli amici.
Questo è un esempio di lavoro di scrittura (x le zz bianchetto la parte sotto) che abbiamo svolto in questi giorni di neve e freddo
di solito le lascio usare le penne colorate o glitterate così si diverte di più.
Facciamo i dettati di frasi buffe: 
tutto da scrivere in stampatello e poi trasformare in corsivo.
Per la lettura le faccio scegliere i libri e ne leggiamo un pò ogni sera, alle volte mi diverto a scriverle sul quadernino delle frasi su ciò che è accaduto durante la giornata, lei lo legge e fa un disegnino
questo è di ieri mattina, non aveva tanta voglia di curare i disegni, aveva fretta di giocare con i nonni che non vedeva da un pò.

8 commenti:

  1. Complimenti a te e alla tua bimba. Io ho 2 figli, con il grande i primi 2-3 anni di scuola primaria sono passati ad allenarci in tutto (ora fa la terza media e va da solo con le sue capacità)con la seconda è tutta un'altra cosa.Si rifiuta di far qualunque cosa che non le sia detta dalle maestre (fin dall'asilo!). Ora è in seconda primaria e da sola è riuscita a migliorare tantissimo nella lettura, nella matematica ma ha ancora molti problemi con l'italiano. Una maestra mi ha detto: sono pochi i bambini che si prestano agli allenamenti post scuola, non si preoccupi a tempo debito di metterà in pari da sola. E devo ammettere che ha ragione. Buonanotte. Tiziana

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  2. Complimenti!Certo che fa cadere le braccia pensare che stanno a scuola così tante ore e poi anche a casa devono esercitarsi tanto perchè poco seguiti a scuola, fortuna che tu riesci a trasformare le attività in gioco!

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  3. Complimenti per il bellissimo lavoro che riesci a fare con la tua piccola!
    Vedo che ogni scuola ha il suo orario e metodo... da noi dal lunedì al venerdì 8,30 / 16,30... e al momento scrivono solo in stampatello maiuscolo ^___^
    Tante gioiose giornate a tutti
    nonnAnna

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  4. ma che brava che sei!!!! Anche se leggendo mi è venuta un'angoscia a pensare a quando il patatino andrà a scuola...sarò capace di seguirlo così bene come stai facendo tu? ai posteri l'ardua sentenza!!! un bacione!

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  5. fai bene a farla esercitare divertendosi...

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  6. ciao CioccoMamma
    sai cosa ti dico che da insegnante ero convinta che il lavoro si facesse a scuola ora che sono insegnante e mamma, Federico frequenta la seconda, mi sono accorta che il grande lavoro va fatto a casa!!! lo scorso anno mi sono trovata in crisi nella tua stessa situazione ... ci siamo rimboccati le maniche e sono io a casa che gli ho insegnato a leggere e ogni giorno o quasi facciamo i compiti a casa ... i miei compiti che sono quasi sempre più divertenti di quelli di scuola!!!
    Come ti capisco ... a presto Patrizia

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  7. E' davvero un grande lavoro, io non saprei da che parte incominciare. Mio figlio e' in seconda e per ora lavorano davvero molto e bene in classe quindi i compiti sono pochi. Certo non sarà sempre cosi', il nostro problema saranno i temi, perché leggere e contare per lui sono una passeggiata ma fagli inventare una frase ed e' il vuoto. Dovrò trovarmi qualche attività simile alla tua ... ma poi chi lo convince mio figlio?!

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    1. se l'attività è divertente non serve convincerlo, cerca qualcosa che stimola il suo interesse e la sua motivazione.

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